STUDIO DI PSICOLOGIA E DI PSICOTERAPIA

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CRISI CONIUGALE E SEPARAZIONE: cosa NON fare

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CRISI CONIUGALE E SEPARAZIONE: cosa NON fare

La crisi coniugale, se non affrontata per tempo, porta con sé effetti nefasti, tra i quali il più frequente è la separazione. La crisi si verifica quando la coppia entra in una fase turbolenta e comincia a vivere uno stato di disagio concreto e duraturo. Le caratteristiche della crisi coniugale dunque, pur nella loro estrema varietà e complessità, rimandano sempre a una certa frequenza e a una certa profondità di malessere. Non basta un litigio ad alta voce per parlare di crisi coniugale, né è sufficiente avere un problema isolato – anche se ricorrente – legato ad esempio a disturbi sessuali, , attacchi di panico di uno dei due partner o altro. Questi sono casi che è bene affrontare insieme perché possono portare a una crisi di coppia, ma non vanno presi a pretesto per parlare di separazione, un termine che spesso viene utilizzato come spauracchio, peggiorando solo le cose.

In psicologia, come del resto in moltissima altri ambiti, sarebbe auspicabile adottare un punto di vista il più critico possibile, onde evitare di ingigantire difficoltà o, al contrario, sminuire situazioni gravi. La stessa crisi coniugale nasce spesso dall’incapacità di uno o entrambi i partner di guardare al proprio rapporto con lucidità. Persi tra mille incombenze quotidiane (il lavoro, i figli, i vizi, le commissioni) si vive in un vortice che ottunde la mente e ci porta a trovare soluzioni di compromesso. Manca il dialogo? Facciamo finta di niente e accendiamo la TV. Non facciamo più sesso? Pazienza, troviamoci degli hobby o magari degli amanti. La scelta di surrogati con cui riempire il vuoto che si è creato non è mai stata così ampia come oggi. Occorre tuttavia essere franchi e domandarsi: quanto possiamo andare avanti così?

Terapie di coppia: una soluzione concreta

Abbiamo visto a grandi linee cosa NON fare quando arrivano le prime (o seconde, o terze…) avvisaglie di una crisi di coppia. Il capolinea, inutile nasconderlo, può essere la separazione, un esito senza dubbio poco piacevole per tutti, ancor più se di mezzo ci sono i figli. Mantenere la lucidità di cui sopra è sicuramente molto difficile, ed è questo l’ostacolo maggiore verso la risoluzione “inter nos” della crisi. Chi è coinvolto, o non si rende conto di quanto sta avvenendo o non ha la capacità di uscirne. Figuriamoci se consideriamo che la crisi di coppia vede coinvolte non una ma due persone (a volte di più se contiamo figli). Il mio suggerimento continua a essere uno solo: avere il coraggio di guardarsi negli occhi e rivolgersi a una psicologa specializzata in terapie di coppia. Solo così si avrà l’opportunità di ripercorrere le tappe che hanno portato alla crisi e agire alla radice del problema.

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